Shaman Records presenta:
DiscJoker
Potresti dire ai lettori del nostro blog come è nata la tua passione per questo genere musicale?
La mia passione per la musica elettronica nasce molto tempo fa: dalla new wave ’80 alla prima house ed acid House fino alla progressive. Ho avuto la fortuna di vivere la primissima techno della scena Detroit e a seguire tutte le derivazioni della scena europea negli anni ’90, inclusa quella capitolina. Oggi l’evoluzione della techno ha portato a vari generi molto differenti tra loro. Attualmente senza alcun dubbio quella che ascolto e produco più volentieri è la Melodic Techno dove ritrovo gli elementi ritmici progressive, arpeggi tipici della trance con ampio spazio per le linee melodiche, il tutto in chiave fortemente techno.
Quali artisti hanno influenzato la tua musica? Qual è stato il momento in cui hai realizzato di voler diventare dj?
Domanda complessa: siamo quello che ascoltiamo e che abbiamo ascoltato ed io ascolto e ho ascoltato di tutto! Dal Jazz, che adoro, al Rock, dalla Classica all’Elettronica. Gli artisti che mi hanno influenzato maggiormente sono sicuramente: Depeche Mode, Chemical Brothers, Daft Punk, Faithless, ma anche Archive, Cure, Beasty Boys, Massive Attack… Per quanto riguarda i dj producer su tutti: Carl Craig, Jeff Mills e Aphex Twin. Tra i più recenti sono stati fonte di ispirazione Artbat, Woo York, Colyn. Potrei continuare ancora parecchio…
Facevo la scuola media… Ho sempre suonato, il basso come strumento e i dischi
Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai delle nuove release in programma?
Sicuramente continuare a produrre nuove release, ma speriamo di tornare presto in pista, mi manca molto il floor… L’ultima uscita su Shaman Black è stata grande, grazie a tutti per il supporto, è stata davvero una mancanza non averla potuta promuovere dal vivo.
Con Max Beat abbiamo in programma altre tre releases: un’uscita a brevissimo questo inverno, e una prossima anche con Nexus in primavera e cercheremo di finire anche quella per l’estate.
Ho anche un mio album da terminare, ci sto lavorando su ormai da un paio di anni…
Ci sono artisti in questo periodo, emergenti e non, che tieni sotto occhio?
Ci sono scene e label che tengo sicuramente d’occhio da anni che hanno già lanciato nomi che sono emersi alla grande: Massano, Innellea, Alfa Romero… la lista è lunga: in questo periodo a mio parere si sta producendo musica di qualità! Peccato non poterla suonare e ballare.
Cosa consiglieresti ad un artista alle prime armi che vuole entrare a far parte di questo mondo?
Ascoltare Musica, studiare tutte le fasi della produzione in particolare quella artistica. Ognuno trova poi la propria strada e il proprio modo per comporre e per produrre. Per me ad esempio non esiste uno schema: a volte una nuova traccia nasce da un rumore che ho sentito fuori e magari lo ho anche registrato! Nei miei due ep Frames ogni traccia inizia e termina con lo stesso “rumore” dal quale nasce e si sviluppa e poi si chiude. Altre volte butto giù una melodia che ho in testa, altre è un nuovo synth o un vst che accende la miccia! Altre volte è il beat o un bel giro di basso oppure una progressione armonica… L’importante alla fine è avere modo di cavalcare l’onda creativa!
Questo è quello che più mi piace: ci fa sentire vivi!!!
Oggi stiamo producendo in due, un’esperienza che in passato avevo fatto solo sartuarimente, devo dire che mi sta dando molte soddisfazioni oltre al fatto che ci divertiamo molto!
Che consigli potresti dare ai lettori riguardo la produzione musicale?
C’è parecchio da fare, studiare, provare, insistere e non mollare.
Cercare di esprimere in modo creativo quello che si vuole comunicare con la propria musica, in un una frase: essere veri!
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